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(1309-1321) Pietro II di Beauvais "Il Protetto"

Chi dice che Pietro II fosse francese, chi invece afferma che fosse di Belluno: la colpa delle incertezze la si deve addebitare alla moda del tempo, che latinizzava, senza regole, i nomi.
La cronaca dice di essere stato, il Pietro, canonico di Beauvais, nominato poi Cappellano della corte di Carlo II d'Angiò. A quei tempi i re ed i loro diretti collaboratori avevano il privilegio della chiesa nella propria dimora, unzionante un cappellano, che non era addetto solo al servizio spirituale, ma spesso era il consigliere del re, il pedagogo dei pupilli reali, oggi diremmo un quasi manager della casa.
E' questa la ragione per cui, pur essendo stato scelto quale Vescovo di Aversa, rimasero inalterati i rapporti di Pietro II con la casa reale, in virtù del servizio che continuava ad esercitare a corte.
E' vero che fu eletto Vescovo di Aversa dai canonici; è vero anche che l'elezione fu confermata da papa Clemente V nel 1309; non si trascurò, però, che l'influenza di Carlo II dovette essere decisionale in tale circostanza.
Arrivato o meno in Aversa, Pietro II fu promosso, appena qualche anno dopo, patriarca di Costantinopoli, conservando il beneficio della sede aversana sino al 1321, non potendo, per altri incarichi, più conservarlo.
Lo si deve però a Pietro II se la Diocesi di Aversa allargò i suoi confini: al suo tempo si comincia a parlare dei circondari del lago di Patria; esplicitamente, poi, di Friano (Frignano), Fratta e dintorni, Casandrino e Gricignano; si delineano i primi stabili confini dell'attuale Diocesi e, dopo la creazione delle province, Aversa rimase a cavallo tra due province, quella di Napoli e quella di Caserta.
La facoltà di ereditare ancora beni, poi, veniva dalla soppressione dell'Ordine dei Templari. I beni di questi, assieme alle offerte dei fedeli, concorsero, in seguito, alla creazione di una meritevole opera sociale: I'A.G.P. (l'Annunziata), sparsa un po ovunque, nel meridione, sotto il governo angioino.
Pietro II ne traeva vantaggi per la Diocesi, essendo, come dianzi detto, ancora Cappellano di corte, ottenendo altre commende, col sopraintendere pure a diverse chiese delle Puglie e della stessa Bari, senza parlare di altre Diocesi, come Napoli, che ricusavano di essere vigilate.
Pietro II, nel I234, morì e non in Aversa la cronaca lo segnalava come dimissionario della sede aversana.

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