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(1158-1178) Gualtiero "Il Legittimo"


Dall'archivio diocesano si rileva che Gualtiero fu eletto Vescovo di Aversa il 1158 e si riporta, inoltre, la durata del suo episcopato.
E la prima volta - si legge - che un Vescovo non viene nominato dalla S. Sede, ma scelto dallo stesso clero locale.


Due anni addietro, nel 1156, c'era stata, difatti, un'intesa tra il Papa Adriano IV ed il re Guglielmo I, concedere, cioè, al clero quanto stabilito nel Concordato di Worms.

In tale città Enrico V e Papa Callisto II, neI 1122, si accordarono, concedendo al clero e poi, limitatamente, solo al Capitolo Cattedrale, il diritto di eleggere il Vescovo, mentre il re rinunciava all'investitura - durata 50 anni - riservandosi solo il visto di approvazione all'eletto.  

Si noti come la S.Sede, anche a quei tempi, si adattava a richieste ritenute forse legittime, riavvicinando le distanze tra popolo, clero e Pastore, dando, così, la responsabilità - con la scelta diretta - di avere un personaggio accetto e conoscitore dell'ambiente.
Gualtiero fu magnanimo; ricorda il Maiorana che donò ad un certo chierico Mario - vita durante - la bella chiesa di S. Lorenzo in Napoli (oggi chiesa monumentale, con l'attiguo convento ed il tutto officiato dal PP. Conventuali, figli di S. Francesco).

Al tempo di Gualtiero, la Diocesi aversana si arricchì di altre donazioni, come il castello di S.Giorgio (provincia di Benevento), donato dalla regina Margherita per voto e devozione verso la chiesa di S.Paolo (Cattedrale).
Il Vescovo Gualtiero era stimato non solo in Campania e quasi in tutta Italia, ma anche all'estero: tanto è vero che si dice fosse amico di Pietro Lombardo, Vescovo di Parigi.
Ormai la Diocesi viveva giorni tranquilli perché retta e difesa da un Vescovo zelante.

Il Pastore premurosamente forniva ai suoi fedeli, oltre che cibo spirituale, pace e serenità, da cui promanano lavoro e benessere.

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