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(1323-1325) Fra Guglielmo "l'Umile" 

Con le dimissioni di Pietro II, la cattedra episcopale di Aversa rimase due anni vacante.
Questa volta si conosce il motivo che faceva attendere il nuovo Pastore: una lotta per scegliere la persona ritenuta più idonea e più simpatica.
Secondo i desideri dell'allora Papa, Giovanni XXII, che era il secondo pontefice residente ad Avignone (famosa cattività avignonese), non gli garbavano nominativi che non fossero da lui accetti.


Senza voler descrivere gli abusi del tempo, si dirà soltanto che il Papa aveva costituito i riservati, abbolendo le elezioni concesse prima, avocando a sé il diritto di eleggere i Vescovi.
I capitolari aversani, difatti, avevano eletto, secondo le norme, un certo Riccardo, vescovo di Tricarico, ma il Pontefice non approvò la scelta; occasione volle che il Riccardo morisse e così si spense un fuoco già abbastanza sviluppato.


Intanto si passò ad una seconda elezione, nella persona di Ligorio di Sessa, all'epoca canonico aversano, accetto ai signori canonici di Aversa ma non a Papa Giovanni XXII.

Mentre il Ligorio attendeva speranzoso la decisione papale, l'appianatrice di ogni cosa, la morte, lo rapì ed i nuovi contrasti si spensero. (Qualcuno affermò che il Ligorio sia morto di dispiacere, ossia per non aver avuta l'approvazione a Vescovo dal Papa).
A dirimere la contesa, quindi, intervenne personalmente il Pontefice, e così in Aversa arrivò, come Pastore del gregge, un membro dei frati minori fra Guglielmo.
Costui, già Vescovo di Pozzuoli, l'1 giugno del 1323 fu trasferito ad Aversa.
Ben poco conosciamo del suo apostolato svolto in Aversa, ma fra Guglielmo, come si racconta altrove, si sa che continuò da Vescovo a menare una vita semplice ed umile, edificando con l'esempio i fedeli. Durante la sua permanenza ad Aversa, egli dovette continuare a vivere spendendo le forze che gli rimanevano per i suoi figli spirituali: in Aversa era arrivato già vegliardo.
Di lui le cronache riportano altre notizie, essendo stato trascritto anche l'anno della sua morte (1325) nel registro regio.

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