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Sito della Comunità Francescana di Aversa

(1555-1582) Balduino de Balduinis "il Processato"

A succedere il Fabio Colonna fu un professore di medicina (che in seguito limitò solo in alcuni casi), di nome Balduino.

Era nativo della Toscana, forse di Pisa, avendo la facoltà, in quel tempo, di poter insegnare ancora medicina nonostante fosse iscritto tra i chierici (che non significava Sacerdote).

Il Balduino, mentre insegnava appunto medicina, fece amicizia con il Cardinale Anton Giovanni M. del Monte, acquistandosi la di lui stima.

Si svolgeva, intanto, a Trento, il Concilio della Controriforma (a seguito della ribellione di Lutero) ed il Cardinale del Monte invitò Balduino in quella città, essendosi diffuso il contagio della petecchia, chiedendo consigli su quel morbo.

La sede conciliare, a seguito dell'infezione, fu trasferita a Bologna e dopo poco il Cardinale del Monte fu eletto Papa col nome di Giulio III.

L'eletto Papa volle che Balduino rimanesse presso di sé, nominandolo archiatra (medico della casa pontificia).

La Chiesa, in quei tempi, era ancora travagliata, specie per la ribellione di Calvino e Lutero, ed il Papa credette opportuno nominare Legato pontificio il Balduino, che ebbe contatti in Germania, in Inghilterra, in Italia e un po ovunque.

Furono così apprezzati dal Papa i suoi delicati uffici in tanto frangente ed è merito del Balduino se in seguito si ebbe una tregua tra Arrigo III di Francia e Filippo Il (figlio dell'imperatore Carlo V) per gli stati italiani e per le Fiandre.

Il Balduino, ormai molto apprezzato da Papa Giulio III, fu prescelto quale Vescovo di Aversa, appena si rese vacante la sede.

Il Papa riteneva la sede aversana degna di tale uomo designato, poiché Aversa meritava, oltre che per i diversi benefici di allora, anche per le figure nobili e virtuose di Presuli che lavevano onorata.

Balduino, iniziando il suo lavoro in Aversa, pensò bene di applicare i decreti Tridentini, avendo il vanto di essere stato presente ai lavori delle assemblee.

Al nuovo Vescovo si deve, infatti, se il clero fu riportato sulla via della disciplina, mentre i fedeli furono messi in guardia contro le eresie dell'epoca.

Per una sana e fruttuosa formazione del clero il Balduino si adoperò alla fondazione in Diocesi di un primo Seminario, innalzato accanto alla Cattedrale. Stabilì, secondo il Tridentino, lo stato delle anime in ogni parrocchia ad iniziare il 1555, la trascrizione in registri tanto preziosi poi allo Stato e a qualsiasi ricerca storica, dei nati (battesimi), degli sposati e dei morti. Solamente per aver favorito troppo un nipote fu accusato presso il Papa Pio IV che lo processò: solo 4 anni dopo (durata del processo) uscì la sentenza. Con l'assoluzione del Papa (Pio V) il Balduino, che era stato privato del vescovado, fu reintegrato, ritornando nella sede aversana con pieno diritto e dichiarato innocente: fu riaccolto in Diocesi con amore ed esultanza.

Appena qualche giorno dopo il suo ritorno con un Decreto vescovile, ripigliò la S. Visita (fu la prima in Diocesi) interrotta a motivo del processo, era l'anno 1574. Meritava certo un monumento , ma lui stesso volle far costruire un mausoleo che tutt'ora ammiriamo alle spalle dell'altare maggiore del Duomo, nell'ambulacro, a ricordo non solo delle sue spoglie, ma del suo continuo ed indefettibile attaccamento alla Diocesi.

Da quella inusitata cattedra sembra voler dire: contro le insinuazioni di alcuni, riabbracciai la mia diletta Aversa, ove perennemente restò.


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