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(1277-1293) Adamo "Il Francese"

Esplicitamente si dice che Adamo fu un Vescovo francese. Difatti, si notifica esser già Vescovo di Bing e scelto - sede vacante - dal Capitolo cattedrale aversano - contro il parere di qualche canonico, come P. Galgano.

Ma il veto contrario, specie del Galgano, a nulla valse, poiché il Capitolo era divenuto, forse, la lunga mano del re Carlo I dAngiò, che desiderava, nella sede episcopale aversana, uno dei suoi.
Non è da dimenticare, inoltre, che, essendo gli angioini - guelfi - a disposizione dei romani pontefici, i loro desideri erano spesso esauditi.
In compenso, re Carlo I d'Angiò sostenne il Pontefice nella lotta contro i Pàtari; questi furono accostati ai càtari: una setta d'origine francese sorta nel XII secolo.
I Pàtari si dicevano umili ma seguivano l'eresia del dualismo, ossia distinzione tra spirito e materia; essi raccoglievano nelle loro fila ceti popolari che spesso insorgevano contro la Chiesa, la società e la concezione monarchica.
Il regno napoletano fu contagiato da simili eretici e chi li fronteggiò fu l'Ordine domenicano, sorto da qualche decennio; ai domenicani furono offerte delle case per poterli debellare.
E, poiché anche in Aversa arrivarono i Pàtari, il re Carlo I diede inizio alla costruzione di una chiesa dedicata a S. Ludovico, con un convento annesso per raccogliere i domenicani.
La chiesa fu completata al tempo di Carlo I ma cambiò denominazione, reintitolandola a S. Luigi IX, re di Francia (da poco era stato elevato agli onori dell'altare).
La medesima chiesa, in seguito, fu dedicata a S. Domenico (rimasta tuttora con questo titolo), perché era officiata dai domenicani, sino alla soppressione dei conventi, avvenuta nel 1870 (famosa legge De Pretis).
Il Vescovo Adamo, come si può notare, non ebbe vita facile per il diffondersi delle eresie in Diocesi!
La storia ricorda che Adamo partecipò, nel 1280, al Concilio di Ponte Ademaro, ove si discuteva la questione dell'adempimento del precetto pasquale: chi non lo soddisfaceva poteva essere accusato di eresia.
In un'altra occasione, si parla di Adamo quando fu consacrata la chiesa di S.Stefano in Caiazzo.
La storia del Vescovo Adamo è scarna di notizie e, poiché straniero, tale rimase nel cuore degli aversani, tanto che i cronisti neppur riportano ove e come abbia finiti i suoi ultimi giorni.

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