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Sito della Comunità Francescana di Aversa

Preghiere di P.Pio

«Ringrazio di cuore tutte l'anime amanti di Gesù che per me pregano e anch'io seguiterò a far di loro memoria davanti a Gesù». (P.Pio).

 Sete di Dio

PRENDI QUESTO MIO CUORE

Sì, Gesù, ti amo. In questo momento sembrami di amarti e sento anche il bisogno di amarti di più. Ma, Gesù, amore nel cuore non ce ne ho più, tu sai che l'ho donato tutto a te. Se vuoi più amore prendi questo mio cuore e riempilo del tuo amore e poi comandami pure di amarti, che non mi rifiuterà. Anzi, te ne prego di farlo, io lo desidero. Epistolario 1,266

FIAMMA D'AMORE

Vivrò in questa crudele vita, o mio Gesù, e la speranza e il silenzio saranno la fortezza mia, finché dura questa misera vita. E voi intanto fate ardere, o mio creatore e mio Dio, nel mio cuore questa bella fiamma dell'amor vostro... Epistolario 1,650

MIA FELICITA

O centro unico di ogni mia felicità, o mio Dio, e quanto dovrò dunque aspettare ancora?... Voi vedete... o       Signore, che il mio male è senza rimedio... Quando dunque, o Signore, quando? Fino a quando?... Epistolario 1, 650

GEMITI DELL'UMANA CONDIZIONE

QUANTO DOVRÒ ASPETTARE? 

O Dio, sovrano del mio cuore, o centro unico di ogni mia felicità, quanto dovrò io aspettare ancora, prima di godere svelatamente le vostre ineffabili bellezze? Voi mi trapassate l'anima con le saette del vostro amore. Voi siete quel crudele che mi aprite in cuore profonde ferite, senza che punto si veggono. Voi uccidete senza punto curarvi di risuscitarmi nella patria vostra! Qual conforto porgerete voi a quest'anima che non ne trova punto quaggiù, e che non può avere pace, lontana da voi? Siete pur crudele, o dolcissimo mio creatore e mio Dio, nel vedermi tanto languire per voi, senza che voi punto ve ne commovete, senza che punto togliete in me la causa unica di tanto dolore: la vita che mi tiene lontano dalla vera vita... Oh vita troppo lunga! Oh vita crudele! Oh vita che non è più vita per me! Oh, come mi sento solo, Dio mio e salvatore mio dolcissimo, in questo deserto del mondo! Non vedete voi, dunque, che il male mio è senza rimedio? Potrò io bramare di non struggermi tanto per voi?...  Epistolario 1,656

MIO DIO, PERCHÉ?

Mio Dio, e perché scuoti e rimordi, riscuoti ancora e sconvolgi con sì fatta violenza quest'annuvolata anima, quest'anima di già annientata e il cui annientamento dicesi mosso, causato voluto di tuo stesso comando e permissione? Epistolario 1,1037

CHE COSA MI AVVERRA?

Mio Dio! Cosa mi avverrà? Dovrò varcare la soglia che mena all'eternità, senza mai vedere un raggio di luce? Quando spunterà il sole per me? Epistolario 1,773

BRUCIO D'ARSURA

O Dio, o Dio, dir altro non posso: perché mi hai abbandonato? Questo spirito, giustamente percosso dalla tua divina giustizia, giace in una veemente contraddizione, senza alcuna risorsa e notizia, tranne i fugaci lampi, atti ad acuire la pena e il martirio. Mi sento morire, brucio di arsura, languisco di fame...

Epistolario 1,1037

 Continua...

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