Sul primo altare abbiamo la tela seicentesca della Immacolata Concezione, attribuita a Giacinto Brandi, fino a Gaetano Parente; invece ora, il Chianese « per la stesura pittorica di alta qualità coloristica » intende ascriverla ad un autore napoletano dell’inizio barocco, anche se presenta un impianto compositivo ancora legato al ‘300. Nel dipinto la Vergine è attorniata dai simboli mariani ripresi dal Cantico dei Cantici, e col dragone infernale sotto i piedi, come descritto nell’Apocalisse; da notare, in basso a sinistra, l’interessante raffigurazione del centro storico di Aversa con la chiesa di S.Antonio col campanile completo di ottagono e cuspide.
All’ingresso della chiesa, a sinistra, s’impone l’affresco cinquecentesco della Madonna col Bambino tra S. Giacomo e S. Ludovico da Tolosa: un tesoro della pittura rinascimentale sopravvissuto nonostante le continue trasformazioni.
LAPIDI
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Giglio S. Antonio | Frammento pavimento |